Prima di iniziare, ti ricordo che puoi trovare i riassunti di tutte le Regioni (ordinate seguendo l’alfabeto) in questi tre articoli qui sotto:
E ora dedichiamoci alla Sardegna!
La Sardegna, al centro del Mediterraneo, regala al visitatore un ambiente naturale unico, nello stesso tempo montuoso (ma senza alte vette) e marittimo (le sue spiagge sono meta per i turisti di tutta Europa). Gran parte della regione è ancora intatta, ancora oggi habitat da cervi, cavalli selvatici (uno dei pochi luoghi in Italia!) e rapaci. In tutta questa vegetazione si possono scorgere alberi con migliaia di anni di vita.
Partendo dal mare, la Sardegna ne è una delle regina d’Italia: i suoi colori, le sue spiagge e le calette formate con l’erosione danno la possibilità ai turisti di cambiare luogo ogni giorno, senza doversi allontanare di chilometri. Tra queste spicca sicuramente la Costa Smeralda, senza dimenticare il Golfo di Cugnana, su cui si agrappano ville, piazze e case, immerse nel verde sardo.
Rimanendo nell’ambito marittimo, ricordiamo l’Arcipelago della Maddalena con le sue sette isole (soprannominate le “sette sorelle“). Qui i visitatori potranno viaggiare lungo le coste del parco naturale qui presente, il Parco Nazionale della Maddalena, ambiente unico per i suoi fondali, meta ambita per chi ama le immersioni panoramiche.
Nella foto qui a lato, è ritratta la spiaggia La Pelosa (e la Torre omonima) meta imperdibile per chi visita per la prima volta la Sardegna. Nel Golfo di Orosei, si trovano le spiagge con la sabbia più chiara (spesso bianca) e da una natura che ancora domina la zona.
Le numerose grotte sono meta dei visitatori che vogliono conoscere anche la “pancia” di questa regione, come la Grotta di Nettuno, la Grotta del Bue Marino; per non dimenticare le cale e calette della regione (come Cala Liberotto), scenari naturali dove la natura è ancora incontaminata e l’uomo sembra non essere mai passato da queste zone.
Non solo mare! Chi ama le passeggiate in montagna, troverà nel Gennargentu (in foto) il suo “amico sardo più fidato”, dato che è il più vasto complesso montano della regione, dove (anche qui!) la natura la fa da pardone. Una fauna completamente diversa rispetto all’ambiente marino: mufloni, aquile reali, cervi e altre specie a rischio di estinzione, che qui in Sardegna possono ancora sopravvivere.
Prima di dedicarci a conoscere le città tipiche della Sardegna, ti segnalo anche il Parco Naturale dell’Isola di Asinara, al cui interno si trova anche Stintino, una delle mete più conosciute e apprezzate di tutta la regione.
Ex città del passato che vanno sicuramente viste, sono i complessi di Nuraghi (le tipiche abitazioni sarde, costruite con grandi blocchi di pietra). Dai Nuraghi ai siti archeologici in cui si può ancora ammmirare le antiche tradizioni e le abituini di vita delle popolazioni più distanti da noi. Il complesso di Barumini, per esempio, è patrimonio mondiale dell’UNESCO, a testimonianza dell’eccezionalità di questi luoghi.
Alcune zone come Poltu Quatu o Baia Sardinia sono alcuni esempi luoghi da non perdere, come Porto Cervo, con il suo Porto Vecchio (uno dei porti turistici più attrezzati di tutto il Mediterraneo), per poi passare a Stintino, che ancor vive le attività tradizionali (come la pesca) ma è stato in grado di aprirsi al turismo con le strutture più famose di tutta la regione.
Infine Cagliari (qui sotto), una meta da non perdere per chi vuole visitare il centro storico o dedicarsi all’esplorazione di questa città.
Ripartendo da Stintino, ci sono moltissime possibilità di svago e divertimento: dal golf alle escursioni in barca (con immersioni), passando per le passeggiate a piedi, in bicicletta o a cavallo. Un solo obiettivo: conoscere l’entroterra sardo, per la vegetazione o visitare i reperti archeologici come i nuraghi di Porto Torres (lì vicino). Domina il misticismo e la magia, nella regione sarda, con le sue mistiche tombe dei giganti o le “domus de janas” (= case delle streghe), sepolture di un’altra epoca, scavate nella roccia e sparse per tutta la Sardegna.
Si può vivere anche la Storia italiana a Caprera, isola dove visse Garibaldi, la cui casa è stata trasformata in un museo, circondata dall’onnipresente vegetazione sarda e arricchita dai cimeli e testimonianze di questo personaggio storico. Sull’isola si trova anche la sua tomba e quella della sua famiglia.
Le “Sette Sorelle” de la Maddalena, sono la meta ideale della regione per chi ama la barca a vela, senza dimenticare le escursioni a cavallo e i percorsi in mountain bike. Nel complesso del Gennargentu si possono, ovviamente, praticare attività come il trekking o escursioni in zone archeologiche e, addirittura, sci (sulla vetta Bruncu Spina e sul Monte Spada, le due vette più alte della regione, a circa 2000 mt).
Spostandoci nel Parco Nazionale dell’Asinara, si possono fotografare intere colonie di asinelli bianchi, ancora allo stato brado. Le regole del parco permettono il trekking, la bicicletta, passeggiate equestri con cavalli autoctoni dell’isola, escursioni in barca a vela, immersioni guidate e visite con il trenino, per non perdersi nemmeno uno dei paesaggi più suggestivi e particolari d’Itali, con la possibilità di fermarsi in alcuni dei punti più suggestivi.
Siamo arrivati alla fine della Sardegna, sottolineando gli aspetti principali che, da turista, possono interessarti di più.
Ma non finisce qui!
Infatti, partendo da questi tre articoli, puoi trovare la regione che cerchi e puoi cliccare direttamente sul link per arrivare alla pagina dedicata (come questa per la Sardegna, per esempio):
Perciò, non ti resta che proseguire in questo “viaggio”!
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La Sardegna, al centro del Mediterraneo, regala al visitatore un ambiente naturale unico, nello stesso tempo montuoso (ma senza alte vette) e marittimo (le sue spiagge sono meta per i turisti di tutta Europa). Gran parte della regione è ancora intatta, ancora oggi habitat da cervi, cavalli selvatici (uno dei pochi luoghi in Italia!) e rapaci. In tutta questa vegetazione si possono scorgere alberi con migliaia di anni di vita.
Partendo dal mare, la Sardegna ne è una delle regina d’Italia: i suoi colori, le sue spiagge e le calette formate con l’erosione danno la possibilità ai turisti di cambiare luogo ogni giorno, senza doversi allontanare di chilometri. Tra queste spicca sicuramente la Costa Smeralda, senza dimenticare il Golfo di Cugnana, su cui si agrappano ville, piazze e case, immerse nel verde sardo.
Rimanendo nell’ambito marittimo, ricordiamo l’Arcipelago della Maddalena con le sue sette isole (soprannominate le “sette sorelle“). Qui i visitatori potranno viaggiare lungo le coste del parco naturale qui presente, il Parco Nazionale della Maddalena, ambiente unico per i suoi fondali, meta ambita per chi ama le immersioni panoramiche.
Nella foto qui a lato, è ritratta la spiaggia La Pelosa (e la Torre omonima) meta imperdibile per chi visita per la prima volta la Sardegna. Nel Golfo di Orosei, si trovano le spiagge con la sabbia più chiara (spesso bianca) e da una natura che ancora domina la zona.
Le numerose grotte sono meta dei visitatori che vogliono conoscere anche la “pancia” di questa regione, come la Grotta di Nettuno, la Grotta del Bue Marino; per non dimenticare le cale e calette della regione (come Cala Liberotto), scenari naturali dove la natura è ancora incontaminata e l’uomo sembra non essere mai passato da queste zone.
Non solo mare! Chi ama le passeggiate in montagna, troverà nel Gennargentu (in foto) il suo “amico sardo più fidato”, dato che è il più vasto complesso montano della regione, dove (anche qui!) la natura la fa da pardone. Una fauna completamente diversa rispetto all’ambiente marino: mufloni, aquile reali, cervi e altre specie a rischio di estinzione, che qui in Sardegna possono ancora sopravvivere.
Prima di dedicarci a conoscere le città tipiche della Sardegna, ti segnalo anche il Parco Naturale dell’Isola di Asinara, al cui interno si trova anche Stintino, una delle mete più conosciute e apprezzate di tutta la regione.
Ex città del passato che vanno sicuramente viste, sono i complessi di Nuraghi (le tipiche abitazioni sarde, costruite con grandi blocchi di pietra). Dai Nuraghi ai siti archeologici in cui si può ancora ammmirare le antiche tradizioni e le abituini di vita delle popolazioni più distanti da noi. Il complesso di Barumini, per esempio, è patrimonio mondiale dell’UNESCO, a testimonianza dell’eccezionalità di questi luoghi.
Alcune zone come Poltu Quatu o Baia Sardinia sono alcuni esempi luoghi da non perdere, come Porto Cervo, con il suo Porto Vecchio (uno dei porti turistici più attrezzati di tutto il Mediterraneo), per poi passare a Stintino, che ancor vive le attività tradizionali (come la pesca) ma è stato in grado di aprirsi al turismo con le strutture più famose di tutta la regione.
Infine Cagliari (qui sotto), una meta da non perdere per chi vuole visitare il centro storico o dedicarsi all’esplorazione di questa città.
Ripartendo da Stintino, ci sono moltissime possibilità di svago e divertimento: dal golf alle escursioni in barca (con immersioni), passando per le passeggiate a piedi, in bicicletta o a cavallo. Un solo obiettivo: conoscere l’entroterra sardo, per la vegetazione o visitare i reperti archeologici come i nuraghi di Porto Torres (lì vicino). Domina il misticismo e la magia, nella regione sarda, con le sue mistiche tombe dei giganti o le “domus de janas” (= case delle streghe), sepolture di un’altra epoca, scavate nella roccia e sparse per tutta la Sardegna.
Si può vivere anche la Storia italiana a Caprera, isola dove visse Garibaldi, la cui casa è stata trasformata in un museo, circondata dall’onnipresente vegetazione sarda e arricchita dai cimeli e testimonianze di questo personaggio storico. Sull’isola si trova anche la sua tomba e quella della sua famiglia.
Le “Sette Sorelle” de la Maddalena, sono la meta ideale della regione per chi ama la barca a vela, senza dimenticare le escursioni a cavallo e i percorsi in mountain bike. Nel complesso del Gennargentu si possono, ovviamente, praticare attività come il trekking o escursioni in zone archeologiche e, addirittura, sci (sulla vetta Bruncu Spina e sul Monte Spada, le due vette più alte della regione, a circa 2000 mt).
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