Siamo ormai a metà novembre, nelle televisioni cominciano le pubblicità natalizie e… per molti è tempo di iniziare a costruire i report. Anche per noi di caseperferiepergruppi.it è giunto questo momento: in questo articolo parleremo delle statistiche dall’ 1/1/2018 al 31/10/2018.
Perché questo articolo?
Cominciare a “tirare le fila” dell’anno e raccontare i nostri numeri* è fondamentale per due motivi:
- estinguere il debito informativo verso i gestori delle strutture: per noi, questo report rappresenta il “bilancio” ed è giusto che chi collabora con noi sia messo al corrente della situazione e che abbia una panoramica aggiornata e puntuale.
- perché ci rende orgogliosi parlare del portale caseperferiepergruppi, un nostro (di noi della GEM Communication) progetto su cui ormai ci lavoriamo da parecchi anni.
Questo articolo sarà diviso in paragrafi e capitoli, per permettere a tutti una facile comprensione. Fatta questa premessa, entriamo nel cuore dell’articolo!
*Tutti i dati provengono dalla fonte Google Analytics, a cui ci appoggiamo per monitorare il sito.
1. Un portale nazionale – da dove provengono i nostri utenti?
a. Mondo:
Partiamo dal macro: ecco a voi la percentuale dei Paesi da cui provengono le richieste degli utenti di caseperferie. Ovviamente la stragrande maggioranza proviene dall’Italia (che è il nostro target principale, d’altronde anche il sito è in italiano) e si attesta nella seconda posizione la Svizzera (anche se molto distante) ci permette di ragionare sul fatto che le nostre località turistiche attirano anche dall’estero! Ovviamente parliamo di percentuali, il che si traduce in migliaia di utenti!
b. Italia:
Scendiamo di più nello specifico, perciò dopo aver parlato del Mondo, adesso parliamo dell’Italia (che riguarda il 96% del totale, quindi merita un approfondimento); Grazie alla mappa sottostante possiamo far notare come davvero le richieste di prenotazione di utenti e di iscrizione dei gestori provengano ormai da tutta Italia.
Si può notare (semplicemente osservando i pallini e la loro grandezza) che la nicchia del turismo delle vacanze in gruppo sia concentrata soprattutto al Nord, in modo piuttosto omogeneo (vuoi qualche informazione in più sui gruppi in vacanza? Leggi il nostro articolo dedicato!). La zona con più richieste è la Lombardia ma bisogna considerare che 1/6 della popolazione italiana vive in questa regione, giocofòrza che ci saranno più utenti. Una situazione simile si può notare nell’area di Roma e del Lazio.
c. Città:
Infatti, come anticipato nel paragrafo precedente avevamo già anticipato, le prime città in Italia sono Milano e Roma. La prima guida la classifica con il 20,29%, mentre la capitale si attesta al 10,53%. Altre città rilevanti sono Torino (3,94%), Bologna (3,26%) e Firenze (2,85%) e via discorrendo. Il “(non set)” in terza posizione significa semplicemente che non è stato possibile tracciare la posizione degli utenti (5,33%).
2. Dati: sessioni, durata, cosa fanno gli utenti, prenotazioni, insomma: tutto!
Dopo aver parlato da dove provengono gli utenti, entriamo nella parte più tecnica e “succosa” dell’articolo: i dati quantitativi e qualitativi. Entrambi molto importanti e di cui bisogna conoscere bene il significato.*
*i dati si riferiscono al confronto 1/1 – 31/10 del 2018 con il corrispettivo 1/1 – 31/10 del 2015.
I dati più classici e semplici da spiegare sono quelli quantitativi che rispondono alla domanda: QUANTO? Perciò andiamo ad analizzare i principali e a rapportarli nel tempo, per dare un’idea non solo del presente ma anche della crescita di Caseperferiepergruppi.
Più difficile sono i dati qualitativi, che rispondono alle domande: COME – QUALI? e riguardano il comportamento dell’utente sul sito più che il numero. eg. come ci ha trovato l’utente? quali pagine ha visitato? e così via.
a. Numero di utenti e sessioni:
Ora entriamo nella parte più tecnica e “succosa” di dati. I primi che andiamo ad analizzare sono i numeri in generale. Dal 2015 gli utenti sono cresciuti del 143% in soli tre anni e i nuovi utenti, attratti dalle novità del sito in questi anni, sono cresciuti del 136%. Che significa? Semplicemente che c’è stata una crescita continua e costante nel tempo. Di conseguenza dei primi due, anche la variazione delle sessioni è positiva: è cresciuta del 181% (le sessioni indicano quanto un utente medio è entrato sul sito). Anche il numero di sessioni per utente sono cresciute (+15%) e, in linea con la crescita generale, le pagine viste (ossia le schede delle strutture) sono salite del 141,64%. In breve: più utenti, più visite, più pagine viste e per più tempo (durata sessione +16%). Ma cosa significa quel dato in rosso? È la frequenza di rimbalzo. È un male che sia cresciuta? Non necessariamente e ora vi spiego il perché.
La fdr funziona così: io vado su un sito -> visito una pagina -> esco. La fdr sale. Ossia, indica quante persone entrano ed escono dal mio sito dopo una prima lettura di una pagina. Ma, come vi dicevo prima, non è per forza negativa. Può anche essere una semplice modifica del comportamento dell’utente, ossia: anziché partire dalla scelta mare/montagna si arriva sul nostro portale con le idee più “chiare“. Molto spesso già si è scelto la regione e quale vacanza fare, quindi è ovvio che le strutture da vedere diminuiscono e questo spiega l’aumento della fdr. Un’altra spiegazione è: vedo una struttura e, siccome siamo in tanti in un gruppo, chiudo e dico alle altre persone di andarla a vedere dai loro dispositivi. Anche se l’utente, per motivi organizzativi (come quello dell’esempio) entra ed esce continuamente, la fdr sale comunque.
b. Durata sessioni
Un dato che a prima vista può sembrare non interessante o poco utile. Nulla di più sbagliato: questo genere di dato è estremamente importante per capire quanto si sono fermati sul nostro sito, se l’hanno esplorato oppure sono semplicemente entrati ed usciti. Possiamo vedere come abbiamo un tempo medio di permanenza di 4 min e 8 secondi, un ottimo tempo; considerando che il nostro portale si basa sul viaggiare tra le pagine per confrontare le strutture e i luoghi di vacanza!
c. Da quale dispositivo si connettono? E da quale richiedono informazioni per una struttura?
Dopo aver analizzato da dove e quante persone si connettono al nostro sito, dobbiamo analizzare da quale dispositivo si collegano. Perché è importante? Per noi perché il sito va pensato anche per lo smartphone (ormai una prassi) e per i gestori perché pensino a foto che si adattino al meglio al formato del telefono (più verticale che orizzontale).
Notiamo come dal 2015 l’accesso da pc si sia quasi dimezzato (passando da un 66% al 38%) e il mobile (ovviamente) sia esploso dal 23% al 55%. Invece i tablet sono diminuiti (riflettendone l’andamento in generale del mercato) ma già nel 2015 avevano una percentuale del 10%.
Ma questo dato è significativo solo se messo in relazione con il dato di completamento di un obbiettivo (ossia il dato degli utenti che compiono una determinata azione – in questo caso la richiesta alla struttura) del dispositivo: gli utenti prenotano di più da pc o smartphone? I dati parlano chiaro: nonostante la preponderanza di accessi tramite smartphone, gli utenti di caseperferiepergruppi preferiscono nel 49,25% dei casi preferiscono ancora il computer per compiere l’azione di richiesta alla struttura. La spiegazione di questo dato può essere così spiegata: navigo tramite il mobile ->invio il link della struttura ai miei compagni di viaggio guardano la struttura su smartphone -> si decide di prenotare -> arrivo a casa e con calma (e tramite uno schermo grande ed un mouse, fattori da non sottovalutare) prenoto la struttura. Infatti gli smartphone si fermano al 44,89%. Il rimanente, un piccolissimo 5,86%, proviene da tablet. In questo caso non farò comparazioni con il passato, dato che nel 2015 pochi telefoni erano in grado di completare un’operazione di prenotazione (senza bloccarsi o dover costantemente combattere con la visualizzazione della pagina e i dati da inserire).
d. Query: cosa digitano su Google gli utenti per trovarci?
Innanzitutto: cosa sono le query? Molto semplice. Sono le domande (query in inglese) che noi facciamo a Google affinché ci trovi quello che di cui abbiamo bisogno o vogliamo sapere. Insomma, tutte le volte che digitiamo qualcosa su Google stiamo utilizzando una query.
Fatta questa breve ma doverosa spiegazione andiamo ad analizzare la tabella. Il primo dato (other) la fa da padrone, ma per quale motivo? Perché a causa delle troppe query che vengono utilizzate, alcune vengono unite per motivi di calcolo (voi vedete le prime 10 query ma la tabella era da 9176 elementi). Vi rimando qui all’articolo di Google che spiega approfonditamente questa situazione.
Da notare come in questo periodo stia salendo la ricerca di case per capodanno, mentre il nostro sito si trova in terza posizione. Ma cosa significano impressioni, CTR e posizione media? Ora vi spiego tutto.
- Impressioni: quante volte compariamo sullo schermo delle persone che usano quella query. Nel nostro caso abbiamo una ricerca organica (ossia senza che sia stata pubblicizzato il nostro sito) nel 77,9% dei casi. Un ottimo risultato per un portale che non gode della stessa popolarità di altri siti di prenotazione.
- CTR: il rapporto tra i clic e le impressioni. In questo caso, per esigenze di spazio non ho potuto inserire i clic ma, nella categoria other, quasi la metà degli utenti (il 47,67%) entra sul nostro sito. In generale il 59% delle persone che vede il nostro sito, entra per farci un giro.
- Posizione media: valutando tutti quelli che digitano una query si fa una media ed esce la propria posizione media. Come si può notare facilmente, siamo riusciti (per queste prime 10 query, ossia le più sostanziose) a collocarci tra le prime 10 posizioni, e 9 su 10 nelle prime cinque: tradotto -> prima pagina. Con tutti i benefici che questo comporta.
e. Le richieste alle strutture:
Abbiamo quasi terminato questo lungo articolo, non ci resta che analizzare le richieste alle strutture. Il nostro sito è cresciuto rapidamente nel corso di questi anni e confrontando il periodo 1/1 – 31/10/2015 con il corrispettivo attuale, il trend è stato di crescita del 21,7%. Un tasso di crescita che si era già ripetuto nel corso degli anni e di cui abbiamo avuto la conferma anche oggi con numeri più ampi del passato di questo trend di crescita.
3. Conclusioni
Abbiamo concluso questa lunga e corposa panoramica del sito caseperferiepergruppi, analizzando non solo i dati del 2018, ma facendo un confronto con il passato, analizzandone lo stesso periodo ma del 2015.
Spero che questo articolo possa esservi stato d’aiuto, non solo ai gestori ma a tutti quegli appassionati che erano interessati a capire qualche dato base di Google Analytics e come interpretarlo.
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A presto!