C.I.N. Obbligatorio per le Strutture Ricettive: Scopri Come Adeguarti Entro le Scadenze
Tutto ciò che le strutture ricettive devono sapere sul Codice Identificativo Nazionale.
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Da qualche giorno, tutte le strutture ricettive italiane sono soggette all'obbligo di richiedere il Codice Identificativo Nazionale (C.I.N.).
Perchè è stata introdotta questa nuova normativa e come si devono comportare le strutture ricettive italiane?
Da qualche giorno, tutte le strutture ricettive italiane sono soggette all’obbligo di richiedere il Codice Identificativo Nazionale (C.I.N.), un nuovo requisito normativo introdotto per migliorare la regolamentazione e la trasparenza nel settore turistico. Questa misura è stata implementata per contrastare l’abusivismo e promuovere una maggiore chiarezza e uniformità nell’offerta turistica, rendendo più semplice per i turisti riconoscere le strutture legali e conformi alle normative vigenti.
In questo articolo, ti forniremo tutti i dettagli su come ottenere il C.I.N., quali sono le eccezioni, e cosa rischi se non ti adegui entro le scadenze previste.
Perché il C.I.N. È Diventato Obbligatorio?
L’introduzione del Codice Identificativo Nazionale rientra in un più ampio piano di regolamentazione del settore turistico in Italia. Negli ultimi anni, il turismo è stato caratterizzato da un aumento delle strutture non dichiarate o non conformi, che hanno favorito la crescita dell’abusivismo e di concorrenza sleale.
Il C.I.N. quindi serve a:
Contrastare l’abusivismo. Il codice permette alle autorità di identificare immediatamente le strutture che operano illegalmente e di condurre controlli più efficaci.
Tutela del consumatore. Fornendo un codice univoco, il sistema offre ai turisti una garanzia di sicurezza e legalità, consentendo loro di riconoscere facilmente le strutture regolari.
Maggiore trasparenza fiscale. Il codice facilita i controlli da parte delle autorità fiscali, contribuendo a ridurre l’evasione e a garantire che tutte le strutture rispettino i requisiti fiscali e normativi.
Questa normativa si allinea a iniziative simili adottate in altri paesi europei, con l’obiettivo di rendere il mercato turistico più equo e competitivo, proteggendo al contempo sia gli operatori onesti che i turisti.
Scadenze Importanti: Segnatele sul Calendario
Le scadenze sono fondamentali per evitare sanzioni. Se la tua struttura non ha ancora richiesto il C.I.N., hai tempo fino al 2 novembre per inoltrare la domanda al Ministero del Turismo. Tuttavia, se sei già in possesso del Codice Identificativo Regionale (C.I.R.), la scadenza è posticipata al 2 gennaio.
Le autorità competenti (Guardia di Finanza e Agenzia delle Entrate) inizieranno i controlli a partire dal 2 novembre, e le multe per chi non rispetta la normativa sono decisamente significative.
Sanzioni: Cosa Rischi Se Non Ti Adegui
Il mancato rispetto dell’obbligo del C.I.N. può portare a sanzioni economiche pesanti. Ecco i dettagli delle multe:
- Da 800 a 8.000 euro per i gestori che non richiedono il C.I.N. entro i termini stabiliti (2 novembre o 2 gennaio).
- Da 500 a 5.000 euro per i gestori che non espongono correttamente il C.I.N. nella struttura e nei materiali promozionali.
- Da 600 a 6.000 euro per i gestori non in regola con gli impianti di sicurezza obbligatori, se richiesti per la tipologia di struttura.
Le sanzioni non solo rappresentano un onere economico significativo, ma possono anche compromettere la reputazione della tua struttura e la sua capacità di operare in regola con la normativa.
Chi è Esente dall'Obbligo di Richiedere il C.I.N.?
Non tutte le strutture ricettive sono obbligate a richiedere il C.I.N.
Sono esenti quelle che offrono ospitalità a titolo gratuito o che operano esclusivamente tramite libera donazione al proprio ente no-profit di riferimento, senza alcun corrispettivo economico diretto per il soggiorno.
Se rientri in questa categoria, è comunque importante specificare la tua esenzione e ti consigliamo di esporre questa informazione nella tua struttura e di comunicarla su tutti i tuoi materiali promozionali (volantini, brochure, etc.) e portali web per evitare incomprensioni.
Cosa Accadrà Dal 2 Novembre?
A partire dal 2 novembre, le autorità inizieranno a controllare tutte le strutture ricettive per verificare la corretta esposizione del C.I.N. o, per le strutture esenti, della dicitura “Esente C.I.N.”. Se non hai inserito né il Codice Identificativo Nazionale (C.I.N.) né il Codice Identificativo Regionale (C.I.R.), potresti trovarti di fronte a un’ispezione e a una potenziale sanzione.
Cosa devo fare per essere in regola?
Per evitare problemi e sanzioni, ti consigliamo di:
Richiedere il C.I.N.. Se la tua struttura non è esente, accedi al sito del Ministero del Turismo e inoltra la tua richiesta entro il 2 novembre (o 2 gennaio se già possiedi il C.I.R.).
Esponi il C.I.N.. Una volta ottenuto il codice, assicurati di esporlo visibilmente sia all’interno della struttura che nei materiali promozionali (sito web, brochure, volantini).
Verifica l’esenzione. Se la tua struttura è esente dall’obbligo di C.I.N., ricorda di indicare la dicitura “Esente C.I.N.” sia sui portali web a cui sei iscritto che nei materiali promozionali e all’interno della struttura.
Adeguati agli impianti di sicurezza. Se la tua struttura è soggetta a obblighi di sicurezza specifici, controlla di essere in regola con le normative vigenti. Anche in questo caso, i controlli potrebbero portare a sanzioni per i gestori non conformi.
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